Mon Amour Miss Tricot Filati è un filato composto dal 100% di microfibra. Caratterizzato da una morbidezza irresistibile. Un filato ideale per chi non tollera la lana e adatto per realizzare capi autunnali o invernali.
La microfibra sintetica è una fibra il cui utilizzo oltre ad evitare possibili sofferenze agli animali durante la tosa, offre notevoli vantaggi:
- morbidezza, è soffice e morbida, adatta anche alle pelli più delicate, come quelle dei vostri bimbi;
- traspirabilità, grazie alla sua densità di fibre, lascia traspirare la pelle garantendo il mantenimento di una corretta temperatura corporea;
- antipilling: punto di forza di questo prodotto è la resistenza al pilling, sinonimo di qualità. Per pilling si intende la fastidiosa comparsa di peluria o piccole palline (pills) di fibra sul capo, che si formano con l’utilizzo e la manutenzione. Questo difetto non si presenterà sulle vostre creazioni realizzate con il filato Mon Amour Miss Tricot Filati;
- lavaggio, facile da lavare sia a mano sia in lavatrice;
- utilizzo, un filato adatto a tutti gli usi e a tutte le stagioni.
Non è una fibra animale.
Specifiche tecniche Mon Amour Miss Tricot Filati:
Ciascun gomitolo di Mon Amour Miss Tricot Filati pesa 50 grammi e misura 135 metri. E’ un filato di medio spessore, consigliato per i ferri da 4 – 4,5 mm e uncinetto da 3 – 3,5 mm. Per il campione 10 x 10 cm lavorare 24 maglie x 30 ferri. E’ lavabile in lavatrice a massimo 30°. Non utilizzare asciugatrice per le creazioni realizzate con Mon Amour Miss Tricot Filati.
I consigli di Matilde
- Lavaggio
La procedura varia in base alla composizione del filato.
Se avete un capo di lana dovete riporre massima attenzione al tipo di detersivo, ma anche alla temperatura dell’acqua.
Le vostre creazioni in cotone, invece, potete tranquillamente lavarle in lavatrice (preferibilmente a massimo 30°) e nel solo caso del bianco utilizzare un po’ di candeggina. Nel caso, però, di trine o pizzi molto traforati o eseguiti con filati particolarmente sottili, vi suggerisco il classico lavaggio a mano e la massima delicatezza. - Tintura
Un classico rimedio delle nostre nonne. Avete appena terminato un pizzo o un centrino, ma avreste preferito un aspetto più “antico” e non il solito bianco. Niente paura! Tenetelo a bagno qualche ora in una soluzione intensa a base di tè già filtrato. Questo lo tingerà quanto basta a smorzare il bianco. Ricordatevi di sciacquarlo accuratamente prima di stirarlo. - Stiratura
Un passaggio importante dopo aver terminato il nostro lavoro consiste nello stirarlo con il ferro caldo.
Prima di procedere, però, è fondamentale considerare il tipo di filato utilizzato per la realizzazione. Per lana o filati acrilici è necessario un panno di cotone molto leggero da sistemare tra il ferro da stiro e il lavoro. Quest’ultimo va sempre posizionato con la parte a rovescio rivolta verso l’alto così da impedire alla stiratura di causare l’antiestetico effetto “lucido” ed evitare di appiattire la trama e i rilievi caratteristici dei punti.
Dovete porre attenzione anche alla pressione del ferro da stiro, che deve essere molto leggera, e alla temperatura, da impostare piuttosto bassa lasciando la funzione del vapore attiva.
Per i pizzi o le trine in cotone, invece, prima della stiratura dobbiamo valutare se inamidarli o no decidendo se ottenere un effetto finale più o meno rigido. In entrambi i casi, dovrete bagnare completamente il vostro lavoro in acqua fredda (aggiungendo quantità maggiori o minori di amido, in base alla consistenza desiderata).
Un consiglio che posso darvi è quello di fare una prova, stirando prima soltanto una piccola parte e rendervi conto se la rigidità è quella desiderata. Se così non fosse ribagnerete tutto in una soluzione che contenga più amido della precedente, viceversa, se l’effetto è troppo rigido rispetto al vostro gusto, risciacquate preparando una soluzione con una quantità minore di amido.
L’amido potete trovarlo facilmente nei negozi di vernici e colori o in ferramente. Potete anche decidere si utilizzare quello già pronto in bombolette spray.
Un altro suggerimento, dopo aver bagnato la vostra creazione, è quello di lasciarla sgocciolare e perdere l’eccesso di acqua tenendola ripiegata e avvolta per un paio d’ore in un panno di cotone.
Ovviamente la stiratura a rovescio è valida anche per i pizzi. In questo caso, però, sia la pressione del ferro da stiro che la temperatura devono essere abbastanza forti. E’ molto importante che non tiriate il lavoro con il movimento del ferro, ma soltanto esercitare pressione.
Ultima considerazione da fare è il leggero aumento di misura per i lavori in cotone dopo la stiratura. E’ quindi importante fare attenzione a questo aspetto, soprattutto se si vogliono realizzare tende o trine e tramezzi da unire ad altri tessuti.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.